
“Natale in casa Cupiello” mi fa ricordare che, oltre alle normali statuine, nel presepe napoletano c’è Benino, il pastorello che dorme. E’ il guardiano delle pecore.
Il Natale.
Mascherine, distanziamento, restrizioni di orario, divieto dei cenoni: tutto ciò però non tocca la bella tradizione, che proprio l’anno scorso ci ricordava papa Francesco con la Lettera Admirabile Signum , “di preparare il presepe nelle nostre famiglie”. Proprio in queste circostanze il presepe mi pare un segno di grandissima speranza. Ripenso a “Natale in casa Cupiello”. Scritta nel 1931, anche quello un periodo difficilissimo per il nostro Paese, l’opera di Eduardo De Filippo vede il cuore buono del padre resistere abbarbicato al presepe e campeggiare eroico in mezzo a inganni, povertà, tradimenti, ripudii, guerra e profittatori. Leggi tutto »