
ESPERIENZA
MISSIONARIA
(1912-1914
P. Gioachino va a Roma in un clima di incertezza, poiché le trattative ufficiali da parte dell’Ordine per aprire una missione in Africa sono molto lente. Lasciando Saluzzo, scrive: “Vado a Roma, per prepararmi non so a che cosa! Il Signore lo sa, e faccia Lui, che è sempre buono” (1912). La coscienza di totale sottomissione ed abbandono in Dio, di mettere Lui al di sopra di tutto, costituisce il suo orizzonte fondamentale durante questo soggiorno a Roma. Leggi tutto »