A immagine del Cristo, piccoli e perseguitati. La sapienza d’Israele lascia trasparire la luce della Parola divina e insieme le ombre degli stolti e dei violenti. È in questo contrasto che comprendiamo il paradosso della rivelazione di Dio, che in Gesù vive in fondo la propria passione e ci chiama a farci piccoli e servitori di tutti.
Gesù presenta affettuosamente un bambino e dice: chi accoglie un bambino accoglie me, anzi accoglie il Padre che mi ha inviato. Notiamo il passaggio: un bambino, Gesù, il Padre che sta nei cieli. Dunque nei piccoli gesti di bontà, si inserisce l’immensità dell’amore divino. Sembra un paradosso, eppure è una gran bella verità: se noi riusciamo a fare qualche cosa di bene, cose che magari consideriamo da poco, ma le facciamo di cuore, lì si fa presente Dio. Questo è il confortante insegnamento che chiude la pagina del vangelo. Leggi tutto »
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Set142024
Il Cristo, nel segno della fede e della Passione. Una relazione unica di fiducia e di abbandono in Dio e l’esperienza diretta della sofferenza e della passione. Sono questi i caratteri che, lungo tutta la storia della salvezza fino alla manifestazione di Gesù, definiscono l’inviato di Dio, il servo, il Figlio da cui solo proviene la Parola che è vita eterna.
“Voi, chi dite che io sia?” voi, proprio voi, noi, noi che siamo qui. Chi è, per noi, Gesù? Forse la nostra prima risposta è portata ad esprimere un’opinione di carattere generico: è un grande personaggio, è un maestro incomparabile, è un martire vittima dell’invidia e dell’ingiustizia, eccetera eccetera. Leggi tutto »
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Set072024
La salvezza “apre” le persone. L’annuncio profetico di Isaia trova compimento nell’agire salvifico di Gesù. La parola di Dio, promessa e incarnata, apre il credente nel profondo, affinché possa ascoltare la salvezza che proviene dal Signore e possa testimoniarla con la propria vita, “aperta” agli altri.
Di fronte al miracolo compiuto da Gesù, spontanea è l’esclamazione della gente: “Ha fatto bene ogni cosa!”. Questa esclamazione mi ha fatto ricordare che a conclusione del racconto della creazione la Bibbia dice: “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona” (Gen 1,31).
Possiamo mettere vicine le due frasi, e farle nostre in un atto di fede nella divinità di Gesù: chi compie le guarigioni di cui parla il vangelo, è lo stesso che ha creato l’universo. Leggi tutto »
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Ago232024
La parola d’alleanza, che dà la vita. Il discorso sul pane di vita si conclude con l’opposizione di alcuni e il richiamo di Gesù all’accoglienza delle sue parole. Carne, parole e fede: è così che si offre il compimento dell’evento dell’alleanza che, come avviene a Sichem, il Signore stringe con il suo popolo.
Due domande impegnative, che si ripropongono di continuo lungo la storia, sono poste anche a noi dalla parola di Dio ascoltata in questa Messa. Una domanda l’abbiamo sentito nella prima lettura: vi dispiace di servire il Signore? – allora “scegliete quali altri dei volete adorare”. E nel vangelo l’altra domanda: “volete andarvene anche voi?” Leggi tutto »