Gen 212023
 

Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio. Nella propria vita, Gesù ha annunciato al mondo il proprio Vangelo, la buona notizia dell’amore di Dio. Continuare questo annuncio è compito della chiesa, a partire dai primi discepoli fino all’odierna comunità cristiana, incentrata sempre e solo sul Signore Gesù Cristo, senza dividersi in se stessa.

Commento di Don Mario Albertini

E se quei quattro pescatori avessero risposto di no? Gesù dice loro: lasciate lì tutto: reti, barche, parenti, e seguitemi. Meno male, per la storia e per noi, meno male che, in tutta libertà, hanno accolto l’invito del Signore, primi di una moltitudine di discepoli, tra cui ci troviamo anche noi. Un po’ di riconoscenza a loro. la dobbiamo Immaginiamo la scena: in quel piccolo porto di lago ci sono diversi pescatori, e certo anche altre persone indaffarate magari per comprare del pesce fresco. Ed ecco uno che passa là in mezzo e proclama ad alta voce: convertitevi, il regno dei cieli è vicino.

Quella voce diceva una cosa semplice e bella: convertitevi, cioè orientate a Dio il vostro cuore, la vostra intelligenza, la vostra vita, perché il regno dei cieli è vicino, cioè Dio vi è venuto incontro con il suo amore. Il regno dei cieli infatti non è chissà che cosa, non è altro che l’offerta di amore da parte di Dio. L’evangelista non dice se qualcuno allora abbia ascoltato con favore quella voce, o se le parole del Signore siano cadute nell’indifferenza totale. Può succedere anche oggi: noi, per esempio, le ascoltiamo? E Gesù vede Pietro e Andrea, e poi vede Giacomo e Giovanni. Sembra uno sguardo dato per caso ai primi che gli capitano sotto gli occhi – ma non è per caso: è una scelta, si tratta di uno sguardo di benevolenza, di affetto, di incoraggiamento, quello sguardo con cui Gesù vede anche me, vede e guarda a ciascuno di noi,. Dobbiamo credere a questo sguardo divino rivolto a noi. L’evangelista scrive: Gesù cominciò a predicare… Non è una notiziola di cronaca, queste parole indicano l’inizio di un fatto di importanza storica: l’inizio della predicazione di Gesù. E la sua parola da allora ha percorso tutti gli spazi e ha superato i tempi e arriva a noi. Anche oggi c’è ancora e sempre Gesù che parla a noi, e ripete con forza sempre nuova i due inviti che abbiamo sentito risuonare sulle rive di quel lago: convertitevi – seguitemi. 

In sintesi, di questo vangelo vogliamo ricordare in particolare due cose: Gesù ci guarda, e Gesù ci parla. Lo sguardo e la parola di Gesù portano nella nostra vita quella luce di cui è detto sia nella prima lettura che nel vangelo, e che noi abbiamo affermato nel salmo responsoriale: Il Signore è mia luce e mia salvezza. Il nostro è un tempo di oscurità. per quanto riguarda la conoscenza delle cose di Dio, ma anche i valori veri: il rispetto della persona umana, il rispetto della vita, l’onestà, la rettitudine, la moralità. In questi giorni siamo travolti da notizie su questa mancanza di onestà e di moralità. Lamentiamocene, ma soprattutto lasciamoci illuminare da quella luce che è la rivelazione dell’amore paterno di Dio, e facciamoci portatori di quei valori.

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