Gen 072016
 

627Un altro bellissimo dono del papa Francesco:

INDULGENZA DEL GIUBILEO ANCHE PER MALATI, PERSONE SOLE,  CARCERATI, PER I DEFUNTI, e,   anche a CHI COMPIE UNA O PIÙ OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE O SPIRITUALE

Dalla Lettera di Papa Francesco per la concessione dell’Indulgenza per il Giubileo della Misericordia (1.9. 2015)

È mio desiderio, infatti, che il Giubileo Straordinario della Misericordia sia esperienza viva della vicinanza del Padre, quasi a voler toccare con mano la sua tenerezza, perché la fede di ogni credente si rinvigorisca e così la testimonianza diventi sempre più efficace.

 Il mio pensiero va, in primo luogo, a tutti i fedeli che nelle singole Diocesi, o come pellegrini a Roma, vivranno la grazia del Giubileo…. “

CONDIZIONI:  “È importante che questo momento sia unito, anzitutto, al Sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia. Sarà necessario accompagnare queste celebrazioni con la professione di fede e con la preghiera per me e per le intenzioni che porto nel cuore per il bene della Chiesa e del mondo intero.

QUALI ALTRE PORTE

Le porte degli ammalati o persone sole

 Penso, inoltre, a quanti per diversi motivi saranno impossibilitati a recarsi alla Porta Santa, in primo luogo gli ammalati e le persone anziane e sole, spesso in condizione di non poter uscire di casa.

Per loro sarà di grande aiuto vivere la malattia e la sofferenza come esperienza di vicinanza al Signore che nel mistero della sua passione, morte e risurrezione indica la via maestra per dare senso al dolore e alla solitudine.

 Vivere con fede e gioiosa speranza questo momento di prova, ricevendo la comunione o partecipando alla santa Messa e alla preghiera comunitaria, anche attraverso i vari mezzi di comunicazione, sarà per loro il modo di ottenere l’indulgenza giubilare.

Il mio pensiero va anche ai carcerati, che sperimentano la limitazione della loro libertà. Il Giubileo ha sempre costituito l’opportunità di una grande amnistia…

.Le porte di tutte le Opere di Misericordia

Ho chiesto che la Chiesa riscopra in questo tempo giubilare la ricchezza contenuta nelle opere di misericordia corporale e spirituale. L’esperienza della misericordia, infatti, diventa visibile nella testimonianza di segni concreti come Gesù stesso ci ha insegnato.

Così il papa le elenca nella Misericordiae vultus al n. 35

“Riscopriamo le opere di misericordia corporale:

  • dare da mangiare agli affamati,
  • dar da bere agli assetati,
  • vestire gli ignudi,
  • accogliere i forestieri,
  • assistere gli ammalati,
  • visitare i carcerati,
  • seppellire i morti.

E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale:

  • consigliare i dubbiosi,
  • insegnare agli ignoranti,
  • ammonire i peccatori,
  • consolare gli afflitti,
  • perdonare le offese,
  • sopportare pazientemente le persone moleste,
  • pregare Dio per i vivi e per i morti.

E spiega: Non possiamo sfuggire alle parole di Gesù nel Giudizio (cfr Mt 25,31-45)….

Ogni volta che un fedele vivrà una o più di queste opere in prima persona otterrà certamente l’indulgenza giubilare.

Di qui l’impegno a vivere della misericordia per ottenere la grazia del perdono completo ed esaustivo per la forza dell’amore del Padre che nessuno esclude. Si tratterà pertanto di un’indulgenza giubilare piena, frutto dell’evento stesso che viene celebrato e vissuto con fede, speranza e carità.

Porte aperte per i defunti

 L’indulgenza giubilare, infine, può essere ottenuta anche per quanti sono defunti. A loro siamo legati per la testimonianza di fede e carità che ci hanno lasciato. Come li ricordiamo nella celebrazione eucaristica, così possiamo, nel grande mistero della comunione dei Santi, pregare per loro, perché il volto misericordioso del Padre li liberi da ogni residuo di colpa e possa stringerli a sé nella beatitudine che non ha fine….

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