Gen 102016
 

Quaresima01 Collocandosi all’interno del Giubileo straordinario della misericordia, questa Quaresima assume una connotazione speciale. Sul Giubileo esistono suggerimenti validi per la Chiesa universale (vedi il sito www.iubilaeummisericordiae.va) e per la Chiesa italiana e inoltre in ogni diocesi sono presenti iniziative, strumenti e possibilità.

  • Le accentuazioni che il Papa offre nella bolla Misericordiae Vultus ai nn. 17-18 dedicati alla Quaresima sono sostanzialmente cinque: a) la riscoperta delle pagine della Scrittura sulla misericordia; b) l’iniziativa 24 ore per il Signore il venerdì e sabato prima della 4a domenica di Quaresima; c) un appello ai confessori circa l’importanza del sacramento della Penitenza; d) l’invio di Missionari della Misericordia, confessori con la facoltà di assolvere i peccati riservati alla Sede Apostolica, e in ne e) la proposta di organizzare delle “missioni al popolo”.
  • Un’idea può essere quella di scegliere uno o più testimoni della misericordia da proporre come figure guida lungo il percorso della Quaresima. La preparazione di un’immagine, il suggerimento di qualche testo di approfondimento, l’organizzazione di una conferenza, di una veglia di preghiera, di un cineforum inerenti al testimone possono essere iniziative possibili.
  • Altra proposta può essere quella di suggerire dei testi guida a tutta la comunità per la lettura personale. Su questa traiettoria alcune scelte possono essere: a) l’enciclica Dives in misericordia del 1980 di s. Giovanni Paolo II, un testo che conserva la sua attualità e che può essere anche un modo per riscoprire la figura del papa polacco considerando che si svolgerà proprio a Cracovia la prossima GMG; b) la bolla del giubileo può costituire un testo che, approfondito, offre molti spunti; c) il Papa stesso sottolinea l’importanza delle opere di misericordia corporali e spirituali che possono costituire un vero e proprio itinerario accostando testi biblici, testimoni, luoghi ed esperienze significative. Poiché il numero delle opere è in totale quattordici, si potrebbe immaginare anche un accostamento con le quattordici stazioni della via crucis tradizionale che di solito è una preghiera vissuta durante la Quaresima; e) un’ulteriore idea guida può essere il sacramento della Penitenza sul quale proporre delle catechesi in vista di una pratica più consapevole e rinnovata.
  • Durante la Quaresima si può proporre un’esperienza forte per la comunità sia vivendo meglio qualche proposta già collaudata negli anni (lectio divina, via crucis, adorazione eucaristica…), sia suggerendo qualcosa di diverso. Il pellegrinaggio è un’esperienza tipica del Giubileo e può essere declinato in varie forme a seconda della meta, della modalità, delle circostanze nelle quali si realizza.

Suggerimenti celebrativi. Nel gergo ecclesiale è invalso parlare dell’Avvento e della Quaresima come di “tempi forti”. È opportuno per segnare una differenza da una parte introdurre qualche novità̀, ma dall’altra agire soprattutto nell’ottica di migliorare qualcosa che costantemente fa parte della liturgia. Ecco alcuni suggerimenti in questo senso.

  • L’Evangeliario. L’utilizzo del libro dei Vangeli nella processione di ingresso, oppure se non fosse possibile, anche solo per la proclamazione del vangelo e per una sua intronizzazione è un segno eloquente che esprime il forte invito all’ascolto della parola di Dio.
  • Il silenzio rituale. Pause di silenzio accompagnano ogni celebrazione, ma un’educazione al silenzio, una cura e una proposta di questa dimensione celebrativa sono generalmente deboli nelle comunità̀. Il tempo della Quaresima può essere l’occasione per riscoprire il silenzio celebrativo. Ci sono tre silenzi rituali che si potrebbero curare maggiormente, quello dell’atto penitenziale, quello dell’orazione colletta e quello dopo la comunione. «Mostraci, Signore, la tua misericordia». Per l’atto penitenziale si può preferire la seconda formula, solitamente meno utilizzata rispetto alle altre due, perché contiene al suo interno anche l’invocazione specifica della misericordia, in piena sintonia con il Giubileo.
  • Vivere meglio l’offertorio. Una maggiore attenzione alla dimensione della carità innerva tutta la Quaresima. Senza aggiungere cose ulteriori è bene vivere meglio il momento dell’offertorio. Ci possono essere quattro tipologie celebrative da valorizzare.
  • Rinuncia allo scambio della pace. Quando un gesto diviene abitudinario o automatico, il suo valore e il suo potere significativo diminuiscono o si perdono. Forse pochi sanno che il gesto dello scambio di pace è indicato facoltativo dal Messale Romano la cui rubrica dice: «Se si ritiene opportuno, il diacono o il sacerdote aggiunge: Scambiatevi un segno di pace». L’obbligatorietà del segno infatti potrebbe essere interpretata come eccessiva e, forse, anche come ambiziosa, a scapito della sua verità. L’interruzione di qualcosa ne delinea la sua fisionomia, mentre la continuità ne esprime il valore permanente. La stessa scansione dei tempi liturgici crea un’interruzione di prospettiva pur nella continuità del medesimo mistero celebrato. Un suggerimento impegnativo e forte per il tempo di Quaresima può essere quello di rinunciare allo scambio di un gesto di pace durante le celebrazioni.

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