Dic 302017
 

Famiglia felcieMadre di Dio e madre nostra. Attraverso Maria Dio entra nella storia dell’umanità: in quanto madre di Gesù, vero uomo, ella diventa anche madre di tutti noi e guida verso la salvezza.

Commento di don Mario Albertini

Immagino che anche voi, nel pensare all’anno nuovo, vi siate chiesto: che cosa mi porterà questo duemiladiciotto? sarà migliore del precedente?

Ma è una domanda sbagliata; quello che dobbiamo chiederci è: che cosa io darò a questo nuovo anno? come riempirò i singoli giorni che mi saranno affidati da Dio? sarò io migliore? cosa darò di bontà attorno a me, cosa darò di amore alla mia famiglia?

E allora io, da questo altare, cosa posso augurarvi?  Vi benedica il Signore e vi custodisca. Il Signore rivolga il suo sguardo su di voi e vi faccia grazia – e vi conceda pace.  E’ l’augurio che ci viene dalla prima lettura – e cosa può esserci di meglio che essere protetti da Dio? Sì, vi custodisca il Signore.

Ma questo non è solo un augurio, è una certezza: Dio ci accompagnerà giorno per giorno in questo 2018, se noi lo desideriamo, se noi lo preghiamo, se noi lo ascoltiamo. E’ così: l’anno nuovo sarà migliore di quelli trascorsi se saremo più capaci di corrispondere alla fiducia che Dio ha in noi. Lui ha fiducia che noi possiamo essere migliori.

E possiamo contare anche sulla protezione di Maria Santissima. Il brano del Vangelo dice della sua presenza discreta ma essenziale nel mistero di Cristo ricordando il suo atteggiamento di attenzione a quanto riguardava il figlio Gesù: “conservava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”.

Presenza discreta ma essenziale di Maria anche nella nostra vita. La liturgia di questo giorno ci propone di guardare con tenerezza a Maria per festeggiarla e venerarla perché madre di un bambino che è Dio, quindi Madre di Dio che si è fatto uomo. E’ lei che, come ha fatto con i pastori, ci presenta Gesù e ce lo indica nostro Salvatore. A lei chiediamo che ci accompagni per tutto l’anno con il suo affetto materno. Il Natale significa anche il dono della pace. Un dono che viene dall’alto: “Pace in terra agli uomini che Dio ama”, ma che richiede l’impegno di tutti.

Il Papa nel suo messaggio per questa giornata scrive che una via per costruire la pace è quella di combattere la povertà, tutte le povertà. Si rivolge più direttamente a quanti hanno il potere politico e il potere economico, ma pure chiede “ad ogni persona di buona volontà di allargare il cuore verso le necessità dei poveri e fare quanto concretamente possibile per venire in loro soccorso”. Uniamoci a tutta la Chiesa, per chiedere a Dio, con l’intercessione di Maria, che la solidarietà e la ricerca del bene comune crescano – anche con il nostro apporto. E che questo 2018 veda trasformato il nostro cuore, così che Dio possa davvero rivolgere su di noi il suo sguardo favorevole, e ci aiuti a dare ogni giorno un po’ di bontà attorno a noi, e soprattutto che le nostre famiglie vivano nell’amore.

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