Lug 292016
 

Settimana 30 luglio – 07 agosto 2016

Don GiuliobisSABATO  30: S. Messa prefestiva  ore 19.00. DOMENICA 31 – XVIII^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO –  SS Messe 08.30 – 09.30 – 10.30 – LUNEDI’ 01:  S. Messa, ore 07.30 (S. Fermo)  – MARTEDÌ’ 02: S. Messa, ore 07.30 (S. Fermo)  – MERCOLEDI’ 03:   S. Messa ore 07.30 (S. Antonio)– GIOVEDÌ’ 04: S. Messa ore 07.30 (Chiesa) – VENERDI’ 05: S. Messa ore 17.00 (Grotta)  . –  SABATO 06:  S. Messa prefestiva: ore 19.00. DOMENICA XIX^ del Tempo Ordinario  – SS Messe 08.30 – 09.30  – 10.30

AVVISI  SETTIMANALI

Sabato 30 e Domenica 31  luglio alle porte della chiesa ci sarà un banchetto allestito dalla Cooperativa Fenderl per la raccolta di fondi per due progetti necessari all’attività di questa istituzione. Tutti coloro che possono vedano di collaborare.

Il Parroco continua la visita con la Benedizione alle Famiglie di via Isonzo, via Vea e laterali.

Un grazie di cuore a tutte quelle Persone che hanno collaborato per il rinfresco seguito alla S. Messa in occasione della festa di San Giacomo, Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo.

La parrocchia anche per questo nuovo anno catechistico ha bisogno di altri Catechiste e Catechisti. Il parroco sta chiedendo a delle persone, sia adulte che anche giovani, perchè possano rendersi disponibili per questo prezioso servizio.

Anche quest’anno ci sarà in parrocchia il GREST per i Ragazzi/e,  dal 22 agosto al 2 settembre. E’ un’attività promossa dai nostri Giovani con la collaborazione della parrocchia e di tracontrade. Invitiamo i Genitori di iscrivere quanto prima i loro Figli/e e di non arrivare all’ultimo momento, magari il mattino stesso che inizia il grest perchè questo crea delle difficoltà per l’organizzazione. Quest’anno ci sarà la possibilità di fermarsi anche da mezzogiorno alle ore 15,00 per consumare il pranzo. Naturalmente il pranzo sarà “al sacco” portato da casa. Ci sarà in queste ore l’assistenza dei Ragazzi con degli animatori.

AVERE A CUORE

 

Non bisogna possedere delle caratteristiche particolari per mettere in pratica la misericordia. Non serve appartenere a qualche specifica religione o provenire da una nazione anziché da un’altra. Bisogna soltanto ascoltarci e aprire le nostre porte agli altri.

 

Ho sempre incontrato delle persone pronte ad aiutarmi, a sobbarcarsi il peso della mia carrozzina e a sollevarmi fino al piano superiore. E quante volte, per entrare in un qualsiasi negozio, ho trovato degli esseri umani disposti a tenermi spalancata la porta a vetri per farmi entrare.

In altri casi dei perfetti sconosciuti mi hanno fatto bere dell’acqua fresca. Ma chi erano queste persone? Italiani o romeni. Europei o asiatici, cattolici, atei o mussulmani? Persone per bene o terroristi? Non lo so, non l’ho mai chiesto a nessuno di loro. Anche perchè, osservandoli, mi sono reso conto che ciò non era importante. L’unica cosa evidente fin dal primo sguardo è che non appartenevano necessariamente a nessuna religione in particolare e che non provenivano da nessuna nazione o confine predefinito. Erano persone di tutti i tipi, di tute le età e di tutti i colori. E questo è affascinante e amplia i nostri orizzonti. Eppure io lo so chi erano (e sono) loro: “Inconsapevoli promotori di Misericordia”.

La Misericordia è un sentire autentico che, come dice il termine, non parte dal nostro cervello, ma dal nostro cuore. Per questo per me è importante sottolineare i gesti di queste persone, perchè è una reazione che parte da un primitivo sentimento umano, un sentire senza premeditazione che abbiamo tutti e che va al di là di ogni logica spiegazione. “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Così ha scritto Matteo (25,40) in un noto passo del Vangelo.

Per me è importante sottolineare le condotte degli “inconsapevoli promotori di Misercordia”. Perchè tutti possiamo essere, e spesso lo siamo senza accorgerci nemmeno, misericordiosi verso gli altri, in un anno speciale come questo, l’anno del Giubileo straordinario della Misericordia, proclamato da papa Francesco. Un anno che è iniziato con l’apertura della Porta Santa, un gesto dal forte valore simbolico. Troppo spesso, infatti, la nostra porta interiore è chiusa a chiave, specie in un periodo così pieno di conflitti come questo, e quella serratura ci impedisce di far traboccare quelle buon azioni, quei semplici gesti, quelle opere giuste che partono dal cuore e arrivano a chi ne ha bisogno. Questa è la Misericordia. Non bisogna avere delle caratteristiche particolari per esercitarla, bisogna soltanto ascoltarci e aprire le nostre porte agli altri.

Sorry, the comment form is closed at this time.