
Maria, la beatitudine della fede. In questa solennità celebriamo Maria quale vera immagine di una fede accogliente, aperta al disegno di salvezza di Dio. Lei, la «donna vestita di sole» richiamata dall’Apocalisse, è l’umile serva che, con fiducia, trova la propria gioia nel donare sé stessa a Dio affinché il Verbo incarnato possa manifestarsi al mondo.
Commento di don Mario Albertini
“tutte le generazioni mi chiameranno beata”. Con la liturgia di oggi, che è tutta un inno di lode a Maria, diamo realizzazione solenne alla sua profezia. La chiamiamo beata per tutti i doni che Dio le ha dato, e oggi per il dono della sua assunzione in cielo “in corpo e anima”. Maria, scelta a diventare la madre di Dio che si faceva uomo, per questa maternità doveva diventare partecipe della gloria del Figlio suo con una immediata risurrezione e glorificazione, senza essere sottomessa alla legge della “corruzione del sepolcro”. Questo è l’evento che celebriamo, per il quale ci uniamo a tutta la comunità cristiana nel chiamarla “beata”.