“E’ Natale, non soffrire più”, recita una nota canzone. Quanto sarebbe bello se bastasse canticchiarla, anche sottovoce o da stonati, per fare sì che fosse vero…. Il Natale non sempre è gioioso. Perché c’è chi è immerso in sofferenze e difficoltà di vario genere, e perché chi sta bene a volte non se ne accorge né si pone il problema. Non vogliamo fare i soliti discorsi moralistici, da “buonisti”: vogliamo, per una volta tanto, essere solo sinceri.
Maria Madre di Dio – I^ gennaio 2017
Il vangelo, lo stesso della messa natalizia dell’aurora, focalizza l’attenzione su Maria che, di fronte agli eventi che la riguardano, reagisce in maniera diversa rispetto ai pastori: lei «custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore». Custodire e meditare sono gli atteggiamenti di Maria, custode e mediatrice del mistero del bambino nel quale il divino e l’umano si incontrano e si riconciliano. Il mistero della pace che il Natale porta non è oggetto di spiegazione, ma è benedizione da accogliere con gratitudine: è il compimento della benedizione invocata nella prima lettura: «Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace». Una benedizione che dà inizio ad un’era nuova e ad una umanità resa nuova dalla presenza di Dio. La seconda lettura concretizza tale novità ricordando la radice del nostro valore e della nostra inalienabile dignità: «Dio mandò il suo Figlio… perché ricevessimo l’adozione a figli».
Riconoscenti a Dio per la vita trascorsa – rammaricati di non averla sempre vissuta bene – soprattutto pronti per il tempo che ci sta davanti: questo è l’atteggiamento che dovremmo avere in questo inizio del nuovo anno.
Parrocchia san Giovanni – Sacile
Settimana: 31 dicembre – 08 gennaio 2017
SABATO 31 – S. Messa ore 19.30 con il canto “Te Deum”, di fine anno. DOMENICA 01 – MARIA MADRE DI DIO: SANTA MESSA: ore 10.30 – LUNEDI’ 02 – MARTEDÌ’ 03 – MERCOLEDÌ’ 04, Non c’è la Messa – GIOVEDÌ’ 05: S. Messa prefestiva ore 18.00 – VENERDÌ 06 – EPIFANIA DEL SIGNORE : SS Messe ore 08.00 e ore 10.30 – SABATO 07: ore 18.00 S. Messa prefestiva. – DOMENICA 08 : BATTESIMO DEL SIGNORE – S. MESSA: ORE 08.00 e 10.30.
Il parroco e tutti i collaboratori della parrocchia, rinnovano gli auguri per il Nuovo Anno a tutte le famiglie e ad ogni membro della comunità, affinché fraternamente e assieme camminiamo verso il traguardo della felicità eterna, accompagnati da Gesù Salvatore e da Maria nostra Madre.
DA RICORDARE
Parrocchia San Giacomo – Vittorio Veneto
Settimana: 31 dicembre – 08 gennaio 2017
SABATO 31: S. Messa ore 18.30 – DOMENICA 01 – MARIA MADRE DI DIO –SS. Messe 08.30 – 09.30 – 10.30 (Rito di accoglienza) – LUNEDI’ 22: S. Messa ore 05.30 – Funerale di Marin Antonietta – MARTEDÌ 03: S. Messa ore 07.30 – MERCOLEDÌ 04: S. Messa ore 07.30 – GIOVEDÌ’ 05 S. Messa ore 18.30 – VENERDÌ 06: EPIFANIA DEL SIGNORE, SS Messe 8.30 – 09.30 – 10.30 (Rito del Battesimo) – SABATO 07: S. Messa ore 18.30. – DOMENICA 08 – BATTESIMO DEL SIGNORE. – SS. Messe 08.30 – 09.30 – 10.30.
DON GIULIO E DON GIAMPIETRO
AUGURANO A TUTTA A COMUNITA’
UN SERENO 2017
“Lettera di Natale alla città” – (Tonino Bello)
Cara città, vorrei affidare a ben altro che a un foglio il mio augurio di buon Natale per te. Vorrei, se mi fosse concesso, lasciare nella mezzanotte il trasognato rapimento della liturgia, e aggirarmi per le tue strade, e bussare a tutte le porte, e suonare a tutti i campanelli, e parlare a tutti i citofoni e dare una voce sotto ogni finestra illuminata, e dire a ognuno: Non scoraggiarti, è nata la speranza!
E’ nato il Redentore!
Anche noi vorremmo stringere la mano di tutti, dei bambini e dei grandi, dei ricchi e dei poveri e fissare gli occhi della gente e ripetere a ognuno che, se la tregua santa del Natale si allargasse a tutti i 365 giorni dell’anno, la vita sulla terra sarebbe più bella: senza sfruttamenti, senza famiglie divise, senza cuori delusi, senza disoccupati, senza infelici, senza tragiche solitudini. Vorrei poter disegnare la mappa delle sofferenze più atroci della città, e individuare le disperazioni più crude e isolare la fontana delle lacrime più amare e prendere per mano chi non sa che farsene di questo Natale e condurlo con me in questa Chiesa. Lì, nel silenzio della navata rimasta deserta potremmo indicargli una capanna, e nella capanna un bimbo e dirgli che proprio da lì è sgorgato il rigagnolo della santa allegrezza. Destinato a divenire torrente e poi fiume e poi oceano nel quale tutti siamo chiamati a naufragare. Anche noi vogliamo augurare così
Buon Natale alla nostra città.