Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita, /che vive e opera nelle profondità del nostro cuore / per trasformarci tutti a immagine di Cristo. Lo Spirito, il misterioso cuore del mondo, il vento sugli abissi, il fuoco del roveto, l’amore in ogni amore, è Signore perché dà la vita, perché presiede alle nascite e alle gestazioni. Quando inizia qualcosa, quando germoglia qualcosa, quando è il giorno di una nuova creazione, lo Spirito è presente e sostiene la vita. Ma come si svolge la sua azione? Me lo ha spiegato con semplicità un giorno, in una chiesetta longobarda del mio Friuli, un amico.
La bellezza dei valori
Siamo rimasti incantati alla manifestazione del Family Day, a Roma, nel vedere e accarezzare un bimbo di soli otto giorni. Era appena uscito dall’ospedale, ma papà e mamma, di Reggio Calabria, erano fieri di farlo partecipare a una manifestazione di cui un giorno gli parleranno. Si sentiva che quella piccola creatura era il testimonial della speranza. Il simbolo del Family Day. Non tanto i politici, venuti forse per pubblicità; nè alcuni estremisti, che si fanno vanto di segni religiosi. La forza della manifestazione romana erano appunti le famiglie: vive, vere, con tanti bimbi. Come una famiglia di Campobasso, con otto figli e uno in grembo.
IL RETINO DELLE ARANCE
Tempo d’estate, tempo di bevande ghiacciate, di frutta esotica, ma anche di spremute d’arancia, tanto ormai le stagioni non ci sono più e anche il frutto arancione si trova in qualsiasi mese dell’anno ovunque voi siate. Buone le arance, mi sono sempre piaciute! Avete presente, poi, quelle caratteristiche borse a rete che normalmente le contengono? Non ci crederete, ma quelle retine e il loro utilizzo mi hanno aperto una visuale sulla disabilità. Da sempre i contenitori attraggono il mio interesse, così come le immagini prese dalla quotidianità che ti permettono di improvvisare associazioni su argomenti più complessi, e di renderli così subito comprensibili agli altri. Leggi tutto »
Lo Spirito che ci ripara
Vivere è l’infinita pazienza di ricominciare, che il profeta Geremia illustra così: “Scesi nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro, come ai suoi occhi pareva giusto” (Ger 18,3-4). Il Vasaio non butta mai via la creta: non ti getta via, ti riprende in mano, ti rimodella con la forza paziente delle sue mani, guidato dal sogno di ciò che puoi diventare. Un detto rabbinico: per noi lavorare con vasi rotti è una sciagura; per Dio è un’opportunità.
Lui è venuto per le anfore spezzate, per i cuori infranti, sa come servirsene. Anzi, pare che le pietre scartate siano quelle che poi gli sono servite meglio tra le mani. Penso a Pietro, a Saulo, alla Maddalena, a sant’Agostino: noi siamo i vasi rotti di Dio.
BUONE VACANZE
Con le parole-testamento di padre Jacques Hamel: ll prete sgozzato da due jihadisti mentre diceva messa
“La primavera è stata piuttosto fresca. Se il nostro morale non è stato molto alto, pazienza, l’estate sta per arrivare. Così come il tempo delle vacanze. Le vacanze, un momento per allontanarci dalle nostre occupazioni abituali. Ma non si tratta di una semplice parentesi. È tempo di relax, ma anche di ristoro, di incontri, di condivisione, di convivialità.
Un tempo di ristoro. Alcuni impegneranno qualche giorno per un ritiro o per un pellegrinaggio. Altri rileggeranno il Vangelo, da soli o con altri, come una parola che fa vivere l’oggi. Altri potranno rigenerarsi col grande libro della creazione, ammirando i paesaggi così differenti e talmente magnifici che ci elevano e ci parlano di Dio. Possiamo noi in questi momenti ascoltare l’invito di Dio a prenderci cura di questo mondo, a farne, lì dove viviamo, un mondo più caloroso, più umano, più fraterno.
Un tempo di incontro, con i cari, gli amici. Un momento per prenderci il tempo di vivere qualcosa insieme. Un momento per essere attenti agli altri, chiunque essi siano.
Un tempo di condivisione. Condivisione della nostra amicizia, della nostra gioia. Condivisione del nostro sostegno ai bambini, mostrando loro che contano per noi.
Un tempo di preghiera. Attenti a quello che accadrà nel nostro mondo in quei giorni. Preghiamo per chi ne hanno più bisogno, per la pace, perché la vita insieme sia migliore. Sarà ancora l’anno della misericordia. Teniamo un cuore attento alle belle cose, a ciascuno e a quelli che rischiano di sentirsi un po’ più soli.
Che le vacanze ci permettano di fare il pieno di gioia, di amicizia, di ristoro. Allora noi potremo, più strutturati, riprendere la strada insieme. Buone vacanze” padre Jacques