La santità al giorno d’oggi

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Giu 172018
 

papa-francesco-731x1024“Come si fa per arrivare ad essere un buon cristiano?” La scelta della tipologia di documento per Gaudete et exsultate, un’esortazione apostolica anziché un’enciclica, indica che il Pontefice vuole “esortare” i fedeli su un tema, quello della santità.

Nel nuovo documento Papa Francesco riprende un tema a lui caro, che ha più volte affrontato nelle messe mattutine a Casa Santa Marta, nelle omelie di celebrazioni ufficiali o in altri testi. Quella che il Papa tratteggia è una visione “popolare” della santità, che non prende in considerazione i santi “già beatificati o canonizzati” né tantomeno ritiene che per essere santi sia”necessario essere vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi”. Il santo che il Pontefice argentino ha in mente è “il santo della porta accanto”, spesso anonimo e nascosto. Leggi tutto »

Insegniamo ai bambini il segno della croce, di Papa Francesco

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Giu 092018
 

segno-della-croce“Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Proseguiamo le catechesi sul Battesimo. Il significato del Battesimo risalta chiaramente dalla sua celebrazione, perciò rivolgiamo ad essa la nostra attenzione. Considerando i gesti e le parole della liturgia possiamo cogliere la grazia e l’impegno di questo Sacramento, che è sempre da riscoprire. … “Il Battesimo è il sacramento di quella fede, con la quale gli uomini, illuminati dalla grazia dello Spirito Santo, rispondono al Vangelo di Cristo” (Rito del Battesimo dei bambini, Introd. Gen. N. 3). A suscitare e a risvegliare una fede sincera in risposta al Vangelo tendono la formazione dei catecumeni e la preparazione dei genitori, come l’ascolto della Parola di Dio nella stessa celebrazione del Battesimo. Leggi tutto »

Santi e peccatori

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Giu 022018
 

Rembrandt-Il-ritorno-del-figliol-prodigo_particDue termini che sembrano tra loro inconciliabili: santità e peccato. Che invece si sfiorano, lottano e si abbracciano nel cuore, nel Credo, nella Chiesa intera, che i Padri chiamano “casta meretrix”, la peccatrice santa. Santità e peccato, contigui nell’atto di fede, mi garantiscono che il paradiso è pieno non di santi, ma di peccatori perdonati, di gente proprio come me. Non vale l’alternativa santo o peccatore. Nella Chiesa santi e peccatori, quelli dalla fede salda e i dubbiosi si tengono per mano, e i primi trascinano gli altri verso la vita. Anche il santo pecca sette volte al giorno (Pr24,16), ma se cade sette volte si rialza otto volte, compie il bene settanta volte sette (Mt 18,21). L’unica strategia alla nostra portata è ricoprire il male – che pure continuerà a mordere sulla vita e sulla storia – con sovrabbondanza di bene: la carità copre moltitudini di peccati (1Pt 4,8). Leggi tutto »

Il gemito dello Spirito

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Mag 262018
 

trinitaCredo nello Spirito che vive e opera nelle profondità del cuore, per trasformarci a immagine di Cristo. Lo Spirito rende i credenti gravidi di Cristo e di Vangelo. Gesù, una notte, offre a Nicodemo una delle parole più alte della vita spirituale: Chiunque è nato dallo Spirito è Spirito. Noi tutti nati dallo Spirito nel battesimo, siamo Spirito. Con tutte le mie resistenze, con tutta la mia fragilità, io sono spirito di Dio. Con tutti i miei problemi e i mille dubbi, io sono  casa dello Spirito e sua creatura: mi prende dentro il suo gorgo di luce, per nuove nascite. Lo Spirito genera figli, secondo la sua specie. Leggi tutto »

Lo Spirito che ci ripara – (P. E. Ronchi)

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Mag 192018
 

Fotosearch_k12925765Vivere è l’infinita pazienza di ricominciare che il profeta Geremia illustra così: “Scesi nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro, come ai suoi occhi pareva giusto” (Ger 18,3-4). Il Vasaio non butta mai via la creta: non ti getta via, ti riprende in mano, ti rimodella con la forza paziente delle sue mani, guidato dal sogno di ciò che puoi diventare. Un detto rabbinico: per noi lavorare con vasi rotti è una sciagura; per Dio è un’opportunità. Lui  è venuto per le anfore spezzate, per i cuori infranti, sa come servirsene. Anzi, pare che le pietre scartate siano quelle che poi gli sono servite meglio tra le mani. Penso a Pietro, a Saulo, alla Maddalena, a sant’Agostino: noi siamo i vasi rotti di Dio. Leggi tutto »