III^ domenica di Quaresima

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Mar 182017
 

vangelo-case-2-300x225Signore, dammi dell’acqua viva. L’acqua, attorno a cui ruota il colloquio di Gesù con la Samaritana, diventa il simbolo dei beni che si possono attendere solo da Dio: il dono del suo Spirito e la vita eterna. Gesù si rivela anche a noi come il mediatore del dono di Dio, la fonte di un’acqua viva in grado di soddisfare le nostre aspirazioni più profonde.

Se tu conoscessi il dono di Dio! – e poi: Se tu conoscessi chi è colui che ti parla. Dopo il primo scambio di battute, così Gesù dice a quella donna cui ha chiesto da bere.  Nel colloquio riportato dal vangelo c’è un progredire di conoscenza – un progredire che può avere riscontro anche in noi, perché quel “se tu conoscessi” è un invito che da Gesù arriva sino a noi. 

In un primo momento la donna si chiede se Gesù sia più grande dei personaggi che hanno costruito la storia di Israele: “Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe?”.

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II^ domenica di Quaresima

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Mar 112017
 

vangelo-case-2-300x225Questi è il mio Figlio: ascoltatelo! Sul monte della trasfigurazione ci viene rivolto l’invito ad ascoltare il Figlio, il volto del Padre. Di fronte ai nostri naturali e molteplici timori, sentiamo l’invito di Gesù ad alzarci e a non temere. Solo una grande fiducia in Dio può aprirci il senso del mistero pasquale.

L’apostolo Pietro era un istintivo. Come lo conosciamo dal Vangelo, dimostra di avere sempre delle reazioni spontanee, dice con franchezza quello che sente e pensa in quel dato momento.

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I^ domenica di Quaresima

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Mar 032017
 

vangelo-case-2-300x225Introduzione

Non di solo pane vive l’uomo… Davanti a Dio, possiamo ascoltare la sua chiamata e confrontarci con le esigenze che essa comporta. Si tratta di rivedere le nostre valutazioni personali, di interrogarci sulla gerarchia dei valori che poniamo alla base della nostra vita. La Quaresima è come lo spazio del deserto, luogo di verifica, di prova e di maturazione.

Commento di don Mario Albertini

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VIII^ domenica del tempo ordinario

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Feb 252017
 

donmarioalbertiniIl vangelo ci presenta l’immagine di Dio come Padre provvidente: egli si prende cura di noi, ci segue amorevolmente, ci rende liberi da ansie e preoccupazioni angoscianti. Così, l’affidarsi a lui è la strada per non sentirci come orfani abbandonati a noi stessi, bensì come figli amati e protetti. La prima lettura prepara l’annuncio del vangelo: essa ci fa ascoltare il lamento di Sion, che teme di essere dimenticata dal Signore, ma al tempo stesso la dichiarazione rassicurante di Dio alla città amata. L’idea centrale è questa: la fedeltà di Dio è il cardine della storia di salvezza di Dio con l’umanità. Nella seconda lettura Paolo richiama i cristiani alla fedeltà a Cristo, come base per una corretta comprensione dell’evangelizzazione e del ministero all’interno della comunità. Le indicazioni dell’apostolo possono essere un valido aiuto anche per l’esperienza ecclesiale d’oggi.

Molto bella e commovente la prima breve lettura: Dio afferma di avere un cuore di madre, anche più fedele del cuore di una madre, perché può succedere che qualche donna abbandoni, dimentichi il figlio – mentre questo non avviene per Iddio, che ama sempre, nonostante tutto. D’altra parte, è lui il creatore dei nostri cuori. “Io non ti dimenticherò mai”, dice. E lo dice a ognuno di noi. Ripeto: è bello e commovente. Leggi tutto »

VII^ domenica del tempo ordinario

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Feb 182017
 

donmarioalbertiniIntroduzione

Il vangelo riassume la proposta di Gesù in una serie di ‘antitesi’: non si tratta però di creare un contrasto tra Legge e Vangelo o persino di metterli tra loro in contraddizione. Gesù parla di compimento, di pienezza: si tratta di cogliere quella “giustizia più alta” che per Gesù è la vera anima della ‘alleanza’ tra Dio e l’umanità. Già nella prima lettura veniamo condotti verso questo orientamento: il messaggio del testo sapienziale proposto parla di un’adesione non puramente esteriore e formale, ma responsabile, alla parola di Dio. Tale responsabilità chiama in causa la libertà del singolo, che deve operare scelte consapevoli tra il bene e il male. Nella seconda lettura Paolo continua la riflessione sul tema della sapienza di Dio a cui i credenti devono guardare per orientare la propria esistenza. Con le divisioni all’interno della comunità cristiana essi si rendono incapaci di comprendere la sapienza divina a noi ora rivelata in Gesù.

Commento di don Mario Albertini

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