III^ domenica di Quaresima_A

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Mar 152020
 

donmarioalbertiniVi darò uno spirito nuovo. La donna samaritana che incontra Gesù è immagine di noi: la sua ricerca dell’acqua che fa vivere richiama il nostro battesimo. Non ci salviamo da noi stessi, la salvezza è dono a cui possiamo soltanto aprirci.
Commento di don Mario Albertini
  Se tu conoscessi il dono di Dio! – e poi: Se tu conoscessi chi è colui che ti parla. Dopo il primo scambio di battute, così Gesù dice a quella donna cui ha chiesto da bere.
  Nel colloquio riportato dal vangelo c’è un progredire di conoscenza – un progredire che può avere riscontro anche in noi, perché quel “se tu conoscessi” è un invito che da Gesù arriva sino a noi.  In un primo momento la donna si chiede se Gesù sia più grande dei personaggi che hanno costruito la storia di Israele: “Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe?”.
  Che Gesù sia un grande personaggio lo riconoscono anche molti che non hanno la fede ma che ritrovano, nelle parole e nella vicenda storica di Cristo, la prova della sua grandezza. Leggi tutto »

II^ domenica di Quaresima_A

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Mar 072020
 

donmarioalbertiniCercate il suo volto. Contemplare nel volto di Gesù la gloria di Dio ci aiuta a porci in ascolto del Signore, ascolto della sua parola, della sua chiamata, attraverso  i segni della nostra storia: la ricerca di Dio è il principio della nostra trasfigurazione.
Commento di don Mario Albertini
  L’apostolo Pietro era un istintivo. Come lo conosciamo dal Vangelo, dimostra di avere sempre delle reazioni spontanee, dice con franchezza quello che sente e pensa in quel dato momento.
  Qui, sul monte Tabor, è colpito dallo splendore che avvolge Gesù, rimane gioiosamente meravigliato nel vedere quel volto diventato tutto luce, ed esclama: com’è bello! perché non stiamo sempre qui?
  La trasfigurazione di Gesù gli permette di intravedere la bellezza di Dio, di intuire che Dio è bello e allora perché non stare sempre lì, a contemplarlo?
  Il catechismo ci insegna che Dio è onnipotente, è onnisciente, è eterno – ma si dimentica di dirci che Dio è bello, che Dio è bellezza assoluta. Leggi tutto »

I^ domenica di Quaresima_A

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Feb 292020
 

donmarioalbertini

Fidatevi di Dio. Gesù accettò la prova della tentazione, che è esperienza inevitabile anche per ogni essere umano. La tentazione, in quanto prova per la fede, può essere superata da una rinnovata fiducia nel Padre. Perciò preghiamo: Padre nostro, non ci abbandonare nella tentazione.

“Mangiate quel frutto disobbedendo a Dio, e diventerete come lui“: è la proposta di satana ai progenitori; “fa’ quello che io ti suggerisco, e darai così la prova che sei Dio”: è la proposta di satana a Gesù, una proposta che gli sarà ripresentata quando, mentre è crocifisso, gli diranno: “se sei figlio di Dio, scendi dalla croce”. In fin dei conti è la stessa tentazione. Leggi tutto »

VII^ domenica del tempo ordinario

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Feb 222020
 

donmarioalbertiniSiamo di Cristo se siamo come lui. La novità del Vangelo è proprio questa: l’imperativo del «tu devi» è sostituito da incoraggiamenti: se vuoi, tu puoi. Così siamo invitati ad imitare Dio nella sua giustizia, cioè nella sua misericordia. Ciò che conta è vivere da figli. 

Commento di don Mario albertini

L’insegnamento centrale che ci viene proposto dal Vangelo di oggi è quello della carità più piena: amare il prossimo, volendo il bene anche di quanti ci sono ostili, il bene dei nemici. Facile a dirsi, ma non così facile da attuare, anche se conosciamo non pochi esempi commoventi di perdono. Gesù soprattutto, che dà questo comandamento (“Io vi dico”), è anche l’esempio più efficace: “Padre, perdona loro” – pregherà sulla croce. Leggi tutto »

VI^ domenica del tempo ordinario

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Feb 152020
 

donmarioalbertiniCamminare col Signore è vivere nella gioia. Il Vangelo non ci propone un sistema di leggi morali, poiché Gesù fa leva sul cuore, indica come criterio soltanto l’amore. In tal modo egli restituisce la religiosità al suo senso più pieno e nuovo, che può essere fonte di vera gioia.

Commento di don Mario Albertini

E’ un brano molto complesso e abbastanza fuori della no­stra mentalità, quello del vangelo letto oggi. Per capirlo un po’ meglio, richiamo l’attenzione sulla prima lettura, che è presa da un libro dell’AT intitolato ‘il Siracide’ perché scritto da uno che si presenta come ‘figlio di Sirac’, da cui ‘Siracide’; il libro contiene delle profonde considerazioni sulla sapienza e sulla sua importanza nella vita. Leggi tutto »