
La regalità di Cristo, giudice dell’amore. Sull’esempio del buon pastore, che ha cura del proprio gregge, il cristiano è chiamato a imitare l’amore di Cristo verso «i più piccoli», riconoscendo in essi la presenza stessa del Risorto che, alla fine dei tempi, giudicherà i giusti e gli empi.
Commento di don Giulio Fabris
L’anno liturgico si chiude con la solennità di Cristo Re dell’Universo. una definizione chiara di questa solennità ce la dà la Gaudium et Spes al n. 45, quando dice: “Il Signore è il fine della storia umana, il punto focale dei desideri della storia e della civiltà, il centro del genere umano, la gioia d’ogni cuore, la pienezza delle loro aspirazioni”. Quanto ascolteremo nel Vangelo di oggi si riferisce al cosiddetto “discorso escatologico”, cioè che riguarda la fine dei tempi. Leggi tutto »