XXVII^ DOMENICA ORDINARIA

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Ott 022021
 

All’origine divina di ogni amore. La verità rivelata da Gesù sul Regno riguarda anche la relazione d’amore tra uomo e donna, riportando alla luce la sua autentica origine nel disegno d’amore di Dio. Aprirsi con fede alla verità dell’amore rivelata da Gesù significa accogliere il Regno «come lo accoglie un bambino», con disponibilità e purezza.

Commento di don Mario Albertini

“Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella  giustizia e nel diritto, nella benevolenza, nell’amore e nella  fedeltà”. Così il profeta Osea riporta quello che Dio dice a  Israele; infatti nell’AT l’amore di Dio per il suo popolo e per  l’umanità è definito amore nuziale.  E scrive san Paolo: “questo mistero – sta parlando del  matrimonio – è grande, lo dico in riferimento a Cristo e alla  Chiesa”. Dunque l’amore coniugale è segno dell’amore di  Cristo per la Chiesa.   Leggi tutto »

XXVI^ DOMENICA ORDINARIA

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Set 252021
 

Il bene nel nome del Signore non ha confini. Il rischio di chiudersi e di comprendere il dono del Signore come un proprio possesso, è sempre presente nella vita di fede di ciascuno, in Israele come nella prima comunità cristiana – ieri come oggi. Gesù ci richiama alla necessità della conversione del cuore, per vivere un’autentica decisione in favore di Dio e divenire così testimoni dell’unico bene per tutti, che ha la propria origine in Dio Padre.

Commento di don Mario Albertini

Anche al tempo di Gesù esistevano gli scandali – e  abbiamo sentito le sue parole forti, dure, paradossali: meglio  essere buttato in mare, tagliarsi la mano o il piede, cavarsi un  occhio, che essere motivo di scandalo per sé o per gli altri.  Cosa direbbe per il nostro tempo? per i nostri giorni, quando la  televisione e i giornali ci bombardano di notizie sui peggiori  scandali?  Cosa direbbe oggi il Signore? E talvolta non siamo anche noi  occasione di scandalo?  Ma cerchiamo di capire bene il Vangelo.  Leggi tutto »

XXV^ DOMENICA del tempo ordinario

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Set 182021
 

La vera “grandezza” del discepolo. Il giusto è inviso agli empi e da questi è messo alla prova in ogni modo. Allo stesso modo, il Giusto, Cristo Gesù, è chiamato alla sofferenza della croce, ma invita i suoi apostoli – e anche noi oggi – a vivere la fede con umiltà, facendoci «piccoli» e mettendoci al servizio del prossimo nella carità.

Commento di don Mario Albertini

 Gesù presenta affettuosamente un bambino e dice: chi  accoglie un bambino accoglie me, anzi accoglie il Padre che  mi ha inviato. Notiamo il passaggio: un bambino, Gesù, il  Padre che sta nei cieli. Dunque nei piccoli gesti di bontà, si  inserisce l’immensità dell’amore divino. Sembra un paradosso,  eppure è una gran bella verità: se noi riusciamo a fare qualche  cosa di bene, cose che magari consideriamo da poco, ma le  facciamo di cuore, lì si fa presente Dio. Questo è il confortante  insegnamento che chiude la pagina del vangelo.  Leggi tutto »

XXIV^ DOMENICA DEL TMPO ORDINARIO

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Set 112021
 

Lo scandalo del Messia sofferente. La parola profetica è difficile da comprendere, soprattutto quando si realizza nel disegno d’amore scandaloso del Padre che sacrifica il proprio Figlio. È questa immagine che Pietro non può accettare, ma che ogni credente in realtà è chiamato ad accogliere, affermando di

fronte al Servo sofferente: «Tu sei il Cristo» (Mc 8,29).

Commento di don Mario Albertini

 “Voi, chi dite che io sia?” voi, proprio voi, noi, noi che  siamo qui. Chi è, per noi, Gesù?  Forse la nostra prima risposta è portata ad esprimere  un’opinione di carattere generico: è un grande personaggio, è  un maestro incomparabile, è un martire vittima dell’invidia e  dell’ingiustizia, eccetera eccetera.  Leggi tutto »

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

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Ago 162021
 

La custode del dono di Dio. La liturgia della Parola nel giorno dell’Assunzione mette al centro la donna che ha custodito e accolto il dono di Dio per l’umanità. Modello di umiltà e di preghiera, la Vergine è la prima testimone del miracolo dell’incarnazione e «serva» fedele dell’unico Dio Salvatore.

Commento di don Mario Albertini 

“tutte le generazioni mi chiameranno beata”: Con la liturgia di oggi, che è tutta un inno di lode a Maria,  diamo realizzazione solenne alla sua profezia. La chiamiamo  beata per tutti i doni che Dio le ha dato, e oggi per il dono  della sua assunzione in cielo “in corpo e anima”. Maria,  scelta a diventare la madre di Dio che si faceva uomo, per  questa maternità doveva diventare partecipe della gloria del  Figlio suo con una immediata risurrezione e glorificazione,  senza essere sottomessa alla legge della “corruzione del  sepolcro”. Questo è l’evento che celebriamo, per il quale ci  uniamo a tutta la comunità cristiana nel chiamarla “beata”.  Leggi tutto »