L’epidemia di covid-19 sta fermando il mondo. Si tratta di un’esperienza che segnerà per sempre questa generazione e che mette profondamente alla prova la capacità del genere umano di imparare dai propri errori e superare la crisi con coraggio e determinazione. L’Italia è stata messa in ginocchio: il nostro Paese è il secondo al mondo per numero di contagi, mentre le vittime stanno rapidamente avvicinandosi ai numeri della Cina, cosa che fino a qualche settimana fa rappresentava una prospettiva impossibile, distante anni luce stiamo sperimentando sulla nostra pelle le conseguenze di una globalizzazione che abbiamo incoraggiato senza dotarci degli strumenti per governarla efficacemente. Leggi tutto »
V^ Domenica di QUARESIMA
Riconoscerete che io sono il Signore. Siamo un poco tutti come Lazzaro del vangelo: avvertiamo nella vita il peso della morte e da credenti nutriamo la speranza di passare dalla morte alla vita. Gesù ha promesso: chi crede in me non morirà, ma vivrà in eterno. Ovviamente, della vita in Dio!
Commento di don Mario Albertini
l’amicizia e la vita: sono due cose che ci interessano molto – e sono due cose di cui ci parla con efficacia il vangelo di oggi- Anzitutto viene messo in evidenza il sentimento di amicizia che legava Gesù a Lazzaro. Che fosse suo amico è affermato anche in altre pagine del vangelo, ma qui l’amicizia trova un’espressione nel fatto che presso il sepolcro di Lazzaro Gesù si commuove e piange. Leggi tutto »
PARROCCHIA SAN GIOVANNI – SACILE
PARROCCHIA SAN GIACOMO – VITTORIO VENETO
* SETTIMANA: 28 marzo – 05 aprile 2020 *
- SABATO 28 –
- DOMENICA 29 – V^ di QUARESIMA –
- LUNEDì 30 – :
- MARTEDì 31 –
- MERCOLEDì 01 –
- GOVEDì 02 –
- VENERDì 03 –
- SABATO 04 –
- DOMENICA 05 – DOMENICA DELLE PALME –
PARTIRE DA SOLI, NEL GRAN SILENZIO
Se c’è il sospetto del virus, il malato viene condotto in ospedale da solo. Moglie e figli non possono accompagnarlo in ambulanza. Magari non è grave, e ritornerà presto. Ma se bene non sta affatto, e se peggiorerà, andrà incontro al suo destino senza nessuno accanto. Certo, infermieri e medici cercheranno di alleviarne le sofferenze, pure nel sovraccarico annichilente di lavoro. Volti stanchi, gentili sotto le mascherine gli occhi: ma volti ignoti, e che non possono fermarsi troppo accanto a un solo malato. Attorno muri candidi, odore di disinfettanti, nel lieve rumore dell’ossigeno pompato nei polmoni sempre più a fatica: fino a quando sul monitor accanto al letto il tracciato aguzzo del cardiogramma rallenta, e, arreso, si fa linea retta. Il gran silenzio che accompagna la morte di ogni uomo in queste ore non ha un figlio, o un fratello al capezzale. E se nelle ultime ore non si è più coscienti, non posso non pensare agli sguardi di quegli anziani che caricati sulle ambulanze partono dalla loro casa, dopo magari cinquant’anni di matrimonio, senza il marito o la moglie, né i nipoti tanto amati. Senza nessuno che tenga loro una mano. Partire soli. Non è il destino che si sarebbero aspettati, e chissà quanto smarrimento, come di vecchi bambini abbandonati, affanna il respiro, nella corsa verso l’ospedale. Bisognerebbe, ad ogni sirena di ambulanza, fermarsi e allargare il cuore a quegli sconosciuti che forse non torneranno. (Pregare per quelli di cui nemmeno sai il nome, è qualcosa che lascia uno strano bene addosso. Quasi si fosse aperta una fessura nella reclusione dell’Io, in cui in tanti viviamo).
IV^ domenica di Quaresima
Comportatevi da figli della luce. Il cieco nato, guarito da Gesù, è immagine del nostro bisogno di avere luce: attraverso Gesù veniamo illuminati, ma anche messi in condizione di diventare diffusori di luce. A condizione che riconosciamo la nostra cecità e apriamo il cuore alla sua parola.
Commento di don Mario Albertini
“Svegliati, o tu che dormi, e Cristo ti illuminerà”. “Svegliati”. Questa esortazione ci viene dalla seconda lettura – e penso che ne abbiamo bisogno, perché da un punto di vista spirituale è facile che spesso siamo come addormentati. “e Cristo ti illuminerà”. Gesù allora ha donato a un cieco la capacità di vedere la luce, i colori, la bellezza del creato, le persone che gli volevano bene. A noi vuole dare la capacità di cogliere, pur nel mistero e quindi mediante la fede, la bellezza di saperci amati da Dio, la bellezza stessa di Dio. Leggi tutto »