Nel nome di Gesù abbiamo salvezza. Nell’offerta della sua vita Gesù si rivela come il “pastore buono” che guida e non abbandona coloro che il Padre gli ha affidato. Anche a noi è rivolto l’invito a non vivere da mercenari, ma a collaborare con lui nel prenderci responsabilità per coloro che Dio pone sulla nostra strada.
La seconda lettura della Messa si apre con la straordinaria affermazione, tante volte sentita ma sempre stupefacente, che in forza del “grande amore che ci ha dato il Padre” noi siamo “chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!” Sì, nonostante tutto, sono figlio di Dio e lui, Dio, pensa proprio a me e mi vuole bene, perché gli sono figlio. Leggi tutto »