Il Battesimo di Gesù chiude il tempo di Natale. I Re Magi, che avevano trascorso quasi tutte le feste sul mobile più lontano dal Presepe, sono quelli che per primi tornano nella scatola grande, quella capace di contenere perfino i dromedari. E alla fine anche la Madonna e san Giuseppe, che attendevano Gesù Bambino dai primi di dicembre, vengono imballati, con la speranza che passino velocemente questi mesi senza Natale. Togliere il Presepe è sempre un momento un po’ mesto. Mi viene da pensare che forse non dovremmo impacchettare quello che le statuine ci hanno fatto ricordare nelle settimane in cui sono state protagoniste del nostro spirito familiare. E poi va ricordato quel che ci ha scritto il Papa, visto che una lettera apostolica come la Admirabile signum, non può essere messa nel cassetto come se fosse propria solo del tempo natalizio, senza conseguenze pericolose: penso al valore della famiglia, dell’accoglienza della diversità, fino ad arrivare al Mistero dell’Incarnazione nel suo insieme. Vorrei soffermarmi però soprattutto sulla ricchezza del valore della “composizione di luogo”. Per la preghiera, certo, ma non solo. Leggi tutto »