“Il tempo è superiore allo spazio”: ricordate? Negli ultimi anni ce lo siamo ripetuti spesso, più di una volta ci siamo trovati a riflettere su questo principio fondamentale sancito da Francesco nel documento programmatico del suo pontificato, l’esortazione apostolica Evangelii gaudium, e poi ribadito nelle occasioni più diverse. E’ un’affermazione che ha il suono dell’immediatezza, come sempre accade nel magistero di papa Bergoglio, ma che viene da lontano, nella fattispecie dal dispositivo concettuale degli Esercizi spirituali di sant’Ignazio di Loyola. Anche la memorabile “preghiera in tempo epidemia” del 27 marzo poggia su una trasparente struttura ignaziana, specie quando rimanda alla categoria del discernimento: “Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è”. Leggi tutto »
SANIFICARE L’UMANITA’ PUO’ ANCHE SANTIFICARLA
Per chi preghiamo, di solito? Se qualche società specializzata promuovesse un sondaggio di questo tipo, molte categorie, a cominciare dai nostri cari, figurerebbero nell’elenco. Ma non sarebbe probabilmente una sorpresa trovare all’ultimo posto quelli che il Papa ieri, nella catechesi del mercoledì, ha chiamato “i più brutti peccatori, la gente più malvagia, i dirigenti più corrotti”. In sostanza, quelli che nei film o nei romanzi definiamo come “i cattivi” e che purtroppo non mancano nella vita reale a tutti i livelli. Molto spesso agendo scopertamente, come avviene ad esempio quando si tratta di delinquenza e di crimini efferati. Ma talvolta persino dietro un paravento di rispettabilità, come succede in certi campi della politica o dell’economia. Leggi tutto »
QUELLE CAMPANE RITROVATE, VOCE DI UN POPOLO FERITO
Le campane di San Benedetto sono tornate. A quattro anni dal terremoto che all’alba del 30 ottobre 2016 distrusse la Basilica di Norcia, anticamente fondata sulla casa natale del patrono d’Europa, cinque campane, ha annunciato la Sovrintendenza ai beni culturali dell’Umbria, sono venute alla luce: dissepolte da oltre quattro metri di macerie. Una sesta è ancora nel sottosuolo. Ma quattro sono in buono stato, e il “campanone”, di 18 quintali di peso, è integro. Le si vede nelle foto, le sorelle, polverose di calcinacci, la maggiore con un grande Crocefisso scolpito sul bronzo. Chi vive lontano da Norcia e pensa alla Basilica perduta si commuove: la voce della chiesa-cuore della cittadina sfregiata dal più violento sisma in Italia dopo quello del Belice, è stata tratta fuori dal buio. Come un segno. La gente, gli sfollati nelle case provvisorie, ne sono stati contenti, come l’arcivescovo Renato Boccardo. Leggi tutto »
NASCITE E RIVELAZIONI: QUESTO E’ IL PORTENTO
(Da Avvenire: di F. Camon) – Non c’è giornale che non parli dei 15 bambini nati nello spazio di 24 ore nell’ospedale di Cremona: in una zona dove aveva trionfato la morte, installandovi un focolaio di covid, che aveva dato alla città il quinto posto, dopo Milano Bergamo Brescia e Pavia, per numero di decessi da coronavirus, adesso l’altro, ieri, ha trionfato la vita, segnando il record di bambini venuti al mondo. Sono dieci bambine e cinque bambini, tra cui due gemelli. C’è poco o nulla da aggiungere all’esplosione di gioia dei genitori e dei sanitari, tutti in attesa dentro o davanti alla sala parto.
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TUTTI I DIVERSI COLORI DEI LAVORI ESSENZIALI (M. Ambrosini)
Aprendo la porta di casa una volta la settimana trovo una cassetta di frutta e una di verdura, provenienti da un produttore ecologico del territorio e depositate prima dell’alba da un trasportatore di cui conosco solo il nome: Marcos. Chiara l’origine, ispanica.
E’ passato il 1° maggio, e in vari commenti sono stati ricordati i lavoratori oggi giustamente definiti “essenziali” che stanno assicurando servizi di vitale importanza per la nostra sopravvivenza in questo tempo sospeso. Lavoratori spesso umili, malpagati, dall’occupazione precaria se non addirittura irregolare. I riflettori però non si sono accesi compiutamente sulle origini di questi lavoratori: su quanto cioè tra i lavoratori essenziali incida la componente di origine straniera. Leggi tutto »