
Il Rosario nella Cattedrale di Como per don Roberto Malgesini è fissato per le 20.30 di lunedì, poche ore dopo la sua uccisione. Mentre camminiamo spediti …. arriva un messaggio: è di un ragazzo senza fissa dimora,…. Scrive: “Mi ha aiutato tante volte, per favore prega anche da parte mia che io non sono capace”. E’ già una preghiera questa, ovviamente. Alle 20 la Cattedrale è ormai piena, e le tante persone che continuano ad arrivare sono invitate a distribuirsi nella piazza,…. Scende il buio e brillano le candele che in tanti hanno portato. Continuano ad arrivare persone: di tutte le età, di tutti i colori, di tutte le fedi. Dai tanti ragazzi che conoscevano don Roberto, sacerdote impegnato in uno dei quartieri più difficili della città e, si sentivano da lui accolti e accompagnati, fino a benestanti comaschi dei quali si sa che considerano sbandati e immigrati più che altro un problema. E un’infinità di gente che in chiesa proprio non ci va mai. Un piccolo miracolo di questo prete schivo e appassionato di Dio e dell’umanità. La porta è spalancata e il sagrato diventa un’estensione della cattedrale, senza più distinzione tra dentro e fuori. Non ci sono altoparlanti, ma le ‘Ave Maria’ e i ‘Padre Nostro’ risuonano sommessamente eppure distintamente in tutta la piazza. Un paesaggio sonoro di commozione, costernazione, dolore, affidamento. una città normalmente sonnacchiosa e divisa, la mia, ora stretta in preghiera attorno al vuoto che lascia questo uomo buono. Leggi tutto »