TESSITORI DI FRATERNITÀ

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Ott 032020
 

Riportiamo di seguito alcuni stralci della riflessione di Don  Armando Matteo, teologo presso la Pontificia Università Urbaniana

La sfida

Noi cristiani siamo così abituati al lessico della fraternità – si pensi solo a quante volte, durante la liturgia, risuona la locuzione: “Fratelli e sorelle” – che parlare di missione oggi in termini di “tessitori di fraternità” sembra qualcosa di estremamente semplice, se non banale. Certamente l’inclinazione alla fraternità è qualcosa che come umani ci portiamo dentro. Noi siamo “animali fatti di relazione e di relazioni”, come si sa bene sin dai tempi di Aristotele. Leggi tutto »

Non pacchi alimentari: ora c’è “fame” di relazioni

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Set 262020
 

Vedi, non esiste solo il bisogno di mettere insieme il pranzo o la cena, ma di avere un riferimento, di sapere che puoi contare su qualcuno

“Il bisogno materiale c’è ed è tanto. Ma c’è un altro bisogno che la pandemia ha acuito: il bisogno di relazioni”. Dina Rigolli è operatrice del centro d’ascolto della Caritas diocesana, il suo ufficio di solito è un porto di mare, tra il vociare dei bambini e le chiacchiere di chi è in attesa di un colloquio. Dal 24 febbraio, invece, regna il silenzio. I giochi nello spazio verde di fronte all’ingresso quest’estate hanno aspettato invano i bimbi del Grest che Caritas organizza per le famiglie che faticherebbero a pagare una retta, per quanto contenuta. “C’è una povertà educativa che riscontriamo in alcuni dei nostri utenti, per questo nel lockdown abbiamo cercato, oltre ad affiancare chi non aveva gli strumenti per la didattica a distanza, di fornire materiale per passare del tempo con i più piccoli: un libro, dei pennarelli, qualche gioco”. Leggi tutto »

UN CENTRO UTILE E BUONO ANCHE IN OGNI PERIFERIA

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Set 192020
 

Qualche anno fa un noto allenatore di calcio, dopo aver incassato i complimenti per aver rilanciato una squadra in crisi, si schermì sostenendo: “Ho solo rimesso la chiesa al centro del paese”. Il che, tradotto dalla metafora, voleva dire: “Ho riportato le cose alla loro normalità”. Da sempre, dunque, nell’immaginario collettivo la chiesa, intesa soprattutto come parrocchia, sta in mezzo alle case degli uomini (come del resto è nell’etimologia stessa della parola), al punto da diventare proverbiale persino in mondi anche parecchio distanti dalla pratica religiosa. L’immagine di una centralità tradizionale è in molte sue definizioni, la più celebre delle quali appartiene a san Giovanni XXIII, che ne parlava come “fontana del villaggio”, capace cioè di distribuire gratuitamente l’acqua a chiunque le si avvicini.                     Leggi tutto »

“Gesù ci insegna che la vera compassione è prendere su di noi i dolori altrui”

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Set 052020
 


Pubblichiamo le parole del Papa prima della preghiera dell’Angelus di domenica scorsa in piazza San Pietro.

“Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Il Vangelo di questa domenica ci presenta il prodigio della moltiplicazione dei pani (Mt 14,13-21). La scena si svolge in un lungo deserto, dove Gesù si era ritirato con i suoi discepoli. Ma la gente lo raggiunge per ascoltarlo e farsi guarire: infatti le sue parole e i suoi gesti risanano e danno speranza. Al calar del sole, le folle sono ancora là, e i discepoli, uomini pratici, invitano Gesù a congedarle perchè possano andare a procurarsi da mangiare. Leggi tutto »

SAN LORENZO, SONO I POVERI LE “STELLE” DELLA CHIESA

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Ago 082020
 

papa-francesco-giubileo-ammalati-disabili-giugno-2016Era il 7 agosto del 258. un editto emanato dal Tiranno del tempo, stabiliva che fossero messi a morte tutti i Vescovi e i Diaconi della Chiesa di Roma. Mentre il vescovo Sisto veniva condotto a morte, il diacono Lorenzo proruppe in pianto. Non perchè il suo vescovo era stato condotto alla gloria del martirio, ma perchè lui doveva sopravvivergli. Sisto consolò il giovane Lorenzo profetizzando che entro tre giorni, anche lui si sarebbe unito al suo destino ma attraverso prove più difficili: “Ti sono riservate prove più difficili. A noi, perchè vecchi, è stato assegnato il percorso d’una gara più facile; a te, perchè giovane, è destinato un più glorioso trionfo sul Tiranno. Presto verrai, cessa di piangere: fra tre giorni mi seguirai”.                                               Leggi tutto »