CHI SI FIDA DEL CREATORE, SI FIDA ANCHE DELLE CREATURE

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Lug 242021
 

Giovanni Paolo II, Benedetto e Francesco, ci dicono ciascuno a proprio modo che la fiducia verso i medici va di pari passo con quella verso Dio.

San Giovanni Paolo II chiamava l’Ospedale Gemelli «il Vaticano numero tre», perché gli altri due erano quello originario e Castelgandolfo. Era stato ben dieci volte nella zona riservata al Pontefice al decimo piano dell’ospedale, al contrario di papa Benedetto che, sebbene nell’immaginario collettivo soffra di salute precaria, non è mai stato ricoverato: ebbe solo un breve passaggio all’ospedale di Aosta quando si ruppe il polso per una caduta in bagno. Leggi tutto »

PERCHE’ NON ACCADA MAI PIU’ UNA “ORRIBILE MATTANZA”

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Lug 172021
 

«Un’orribile mattanza», ha definito il Gip di Santa Maria Capua Vetere quanto accaduto il 6 aprile 2020 nel carcere della città di Caserta.

Una terribile e inquietante coincidenza. Che speriamo resti solo una coincidenza. Venti anni fa, il 21 luglio 2001, decine di poliziotti fecero irruzione nella scuola Diaz di Genova che ospitava tante persone che avevano partecipato alle manifestazioni di contestazione del G8, sfociate in durissimi scontri e nella morte del giovane Carlo Giuliani, ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabiniere ‘sotto pressione’. Un’irruzione violentissima,[…]. «Un’orribile mattanza», ha infatti definito il Gip di Santa Maria Capua Vetere quanto accaduto il 6 aprile 2020 nel carcere della città casertana e che due giorni fa ha fatto finire in cella o agli arresti domiciliari decine di agenti penitenziari, accusati di «molteplici torture pluriaggravate ai danni di numerosi detenuti». Leggi tutto »

PURO E SEMPLICE CRISTIANESIMO

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Lug 032021
 

“Nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune”. Commentando questo passo degli Atti degli Apostoli, papa Francesco ha alzato lo sguardo dal foglio e, ancora una volta, ha ribadito: questo “non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”.

Nella prima comunità cristiana, a partire dall’esperienza del Risorto, i cristiani vivevano in unità di cuori e di spirito e condividevano quanto possedevano. Una delle costanti del magistero di Francesco, a partire dall’esortazione Evangelii gaudium, è quella di provare a fondare le nostre azioni, soprattutto quelle pastorali, sulla freschezza del Vangelo. E le  sue parole hanno molte volte una forza dirompente, ricevendo una grande attenzione mediatica. Appaiono come una grande novità, anche se in realtà sono verità che accompagnano la storia della Chiesa. Sono nuovi la franchezza e il vigore con cui sono proclamate. Sine glossa, un po’ come il proposito del Santo di cui il Papa porta il nome. Leggi tutto »

NADIA, LUTTO IN ITALIA E PERU’

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Giu 192021
 

“Nadia voleva insegnare ai piccoli a vivere in un modo più buono”, “guardiamo alla sua vita come a quella di una martire, cioè di una testimone di fede”,

La sua esistenza – lo diceva spesso – era scritta nel nome – Nadia – che in lingua slava vuol dire “speranza”. Spinta da questa forza – dirompente, affatto ingenua nonostante gli stereotipi -, Nadia De Munari, 50 anni originaria di Schio, aveva accolto, cinque anni fa, l’invito di padre Ugo deCensis, fondatore dell’Operazione Mato Grosso (Omg), a lavorare a Nuevo Chimbote, dopo oltre due decenni trascorsi nei villaggi andini, sempre con Omg. Nella baraccopoli di cinquantamila “sfollati della miseria” – ammassati senza servizi né istituzioni alla periferia del municipio di Chimbote – insieme agli altri volontari, aveva creato sei asili e, di recente, una scuola elementare “per educare i più piccoli all’umanità”, come ha raccontato Massimo Casa, referente dell’Omg di Vicenza. Leggi tutto »

LETTERA AL PAPA DALLA TERRA DEI FUOCHI

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Giu 122021
 

Gabriel si è arreso. E questa terra geme

Santità, scrivo per tutti, ma mi rivolgo soprattutto a Lei. Il piccolo Gabriel se n’è andato proprio nel giorno in cui si concludeva l’«Anno Laudato si’». Per noi abitanti della ‘terra dei fuochi’, la lieta ricorrenza è stata suggellata, ancora una volta, dal pianto e dalla morte. Aveva solo 9 anni, Gabriel; abitava a pochi chilometri da Acerra, la diocesi che lei, Padre Santo, avrebbe dovuto visitare nel maggio del 2020, se la pandemia non glielo avesse impedito. Gabriel va ad aggiungersi ai tantissimi bambini, adolescenti, giovani, che in questi anni sono volati in cielo, vittime di un sistema assurdo che per interesse o per negligenza miete migliaia di vittime innocenti. Leggi tutto »