
“Nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune”. Commentando questo passo degli Atti degli Apostoli, papa Francesco ha alzato lo sguardo dal foglio e, ancora una volta, ha ribadito: questo “non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”.
Nella prima comunità cristiana, a partire dall’esperienza del Risorto, i cristiani vivevano in unità di cuori e di spirito e condividevano quanto possedevano. Una delle costanti del magistero di Francesco, a partire dall’esortazione Evangelii gaudium, è quella di provare a fondare le nostre azioni, soprattutto quelle pastorali, sulla freschezza del Vangelo. E le sue parole hanno molte volte una forza dirompente, ricevendo una grande attenzione mediatica. Appaiono come una grande novità, anche se in realtà sono verità che accompagnano la storia della Chiesa. Sono nuovi la franchezza e il vigore con cui sono proclamate. Sine glossa, un po’ come il proposito del Santo di cui il Papa porta il nome. Leggi tutto »