. Lo sguardo di Gesù abbraccia la storia umana, vede le sofferenze dei discepoli, ma offre anche un futuro di speranza: nel suo sguardo la “fine del tempo” non incute paura, ma esorta a vivere l’oggi in modo responsabile, orientato alla pienezza attesa
Commento di don Mario Albertini
E’ una catastrofe, quella annunciata dal vangelo di oggi, ma a capirla bene è una buona catastrofe! – e la prima lettura ci aiuta a capirla così: il giorno del Signore sarà “un giorno rovente” per coloro che commettono ingiustizia, ma “per voi, (speriamo di essere noi, questi) per voi cultori del mio nome, sorgerà il sole di giustizia”. Come dire: per voi, se mi sarete fedeli, tutto sarà per il bene. Di fronte al tempio di Gerusalemme, che era un vero capolavoro, e che era considerato indistruttibile, Gesù dice a quelli che gli stavano dattorno e che, come lui, si erano fermati a contemplare quell’edificio: “Di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra”. Leggi tutto »