IV^ DOMENICA QUARESIMA

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Mar 132021
 

La salvezza, un dono di grazia. In Gesù siamo chiamati a riconoscere la «luce» del mondo, che viene per la nostra salvezza. In Cristo, Dio continua ad agire nella storia, come già fece per il popolo in esilio; a noi il compito di accogliere con fede questo dono di grazia.

Commento di don Mario Albertini

“Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio  unigenito”, va letto così: “Dio tanto ama, continua ad  amare” il mondo e ciascuno di noi, da farci  continuamente dono del suo Figlio, che è Gesù. Quindi un’affermazione non al passato ma al presente: adesso!  La pagina del Vangelo è una parte del colloquio di  Gesù con un certo Nicodemo, un personaggio che oggi  diremmo un intellettuale. Non prevenuto nei confronti  di Gesù, ma un po’ sospettoso sì, va da lui di notte,  forse per non farsi notare dai suoi colleghi, e gli pone  delle domande nel desiderio di capire chi egli sia.   Leggi tutto »

III^ DOMENICA DI QUARESIMA

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Mar 062021
 

Il nuovo culto, tra scandalo e compimento. La rivelazione di Gesù non cancella l’antica legge ma la porta a compimento, indicando nel corpo del Risorto il «nuovo tempio» in cui incontrare Dio. È questo lo scandalo del Vangelo, la sapienza di Dio

Commento di don Mario Albertini

 La pagina del vangelo ci presenta un gesto forte da parte di  Gesù, nei confronti di quanto avveniva nei cortili del  Tempio, trasformati in mercato; un gesto che va capito alla  luce delle due frasi che in quell’occasione il Signore ha  detto: 

 In primo luogo, il Tempio non lo chiama “casa di Dio” ma  “casa del Padre mio”; rivela così la sua identità; è come se  dicesse: io sono il Figlio di Dio, e quindi ho tutta l’autorità  per esigere che il Tempio sia soltanto luogo di preghiera.   Leggi tutto »

II^ DOMENICA DI QUARESIMA

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Feb 272021
 

Il sacrificio del Figlio amato. La Trasfigurazione ci ricorda che il compimento della storia della salvezza (Mosè ed Elia) nell’invio di Gesù Cristo, il «Figlio amato», passa attraverso l’autentico sacrificio della croce, prefigurato nel “mancato” sacrificio di Isacco.

Commento di  don Mario Albertini

Cosa vuol dire “risorgere dai morti”? Non lo  sapevano gli apostoli, ma non lo comprendiamo neanche  noi. Eppure la nostra fede ce lo fa affermare: “credo la  risurrezione della carne e la vita eterna”. Non  comprendiamo, ma questa nostra fede ha come fondamento  la testimonianza degli stessi apostoli, dai quali Cristo  Risorto si è fatto vedere, ascoltare, toccare.  Leggi tutto »

I^ DOMENICA DI QUARESIMA

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Feb 202021
 

Un Vangelo universale. L’annuncio
di Gesù inaugura la venuta del Regno nella storia degli uomini, una nuova Alleanza che, come ai tempi di Noè, riguarda tutta l’umanità. Siamo chiamati ad aprirci alla buona novella con vero spirito di conversione.

 L’evangelista Marco, da cui abbia letto il brano, è sempre  molto sintetico, quasi sbrigativo. Per quanto riguarda questo episodio delle tentazioni di  Gesù, gli altri due evangelisti sinottici, vale a dire Matteo e Luca, si soffermano ad esporre il contenuto delle tentazioni,  e dicono come Gesù ha reagito. Marco, come abbiamo  sentito, scrive semplicemente che prima di iniziare la sua  missione Gesù è sospinto (interessante questo verbo) è  sospinto dallo Spirito in un luogo deserto, e lì vi trascorre il  lungo periodo di 40 giorni nella preghiera e nel digiuno, e  che alla fine fu tentato da Satana. Ma – ripeto – non si  sofferma a dire quali tentazioni.  Leggi tutto »

VI^ DOMENICA del tempo ordinario

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Feb 132021
 


 Il Signore «vuole» purificarci. La vita di ciascuno è segnata da difficoltà e momenti di smarrimento, in cui ci allontaniamo dal Signore e preferiamo aderire al “male” che ci circonda. È questa la «lebbra» da cui solo la fede in Gesù Cristo può liberarci e risanare le nostre relazioni con gli altri.

Commento di don Mario Albertini

Negli atteggiamenti di Gesù c’è una strana  contraddizione tra prima e dopo il miracolo: quando il  lebbroso, che tutti sfuggono, si presenta, Gesù “ne ebbe  compassione”; ma subito dopo “lo cacciò via subito”. E’ detto proprio così; lo cacciò.  L’evangelista non spiega; penso che sia perché prima quel tizio si presenta nell’umiltà di chi chiede, e poi forse  pretende di essere ammesso subito tra gli apostoli. In altre  parole: chi è umile, Gesù lo accoglie; chi ha delle pretese,  lo allontana. Vale la pena pensare a come noi ci  presentiamo a Dio, forse anche noi con delle pretese.  Leggi tutto »