SANTISSIMA TRINITA’

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Giu 112022
 

A immagine di una comunione d’amore. Dalla creazione alla redenzione l’opera di Dio nella storia della salvezza si rivela come comunione d’amore, con la Sapienza che si fa carne in Gesù e che continua a custodire il proprio popolo con il dono dello Spirito. È questo il «vanto» della fede cristiana, l’amore che abita in ciascun credente.

Commento di don Mario Albertini

Cosa significa l’essere stati battezzati “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”? – Cosa significa farci il segno della croce e dire: “Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”? – Cosa significa ricevere la benedizione di Dio “Padre e Figlio e Spirito Santo”? Le parole sono semplici, però indicano una realtà straordinaria: cioè che la nostra vita è avvolta dal mistero delle Tre Persone divine, è immersa in questo mistero, è partecipe della vita stessa delle Tre Persone divine. Forse stiamo dicendo a noi stessi: sì, però che Dio sia Uno e nello stesso tempo Tre Persone è proprio un mistero, lo accettiamo per la parola di Gesù, ma lasciamo agli specialisti di capirci qualcosa, se sono capaci. No, nessuno ne è capace, ma Gesù, rivelandoci che Dio è Tre Persone, ci ha comunicato una verità che pur misteriosa ci tocca, tocca la nostra vita. Leggi tutto »

DOMENICA DI PENTECOSTE

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Giu 042022
 

Le tre letture hanno come argomento unico lo Spirito Santo, e ci domandano di capire questa festa della Pentecoste come occasione di sentirci davvero membra della Chiesa, con l’impegno a lasciarci guidare da lui, dallo Spirito Santo, per vivere davvero da figli di Dio.

Tutte tre le letture meriterebbero un approfondimento; mi soffermo un po’ di più sulla prima, ma qualcosa dico anche delle altre due. La prima lettura racconta l’episodio che avvenne come oggi, 50 giorni dopo la Pasqua: la discesa dello Spirito santo sugli apostoli, che si trovavano riuniti in preghiera. Ci dice, questa lettura, come gli apostoli hanno vissuto quell’avvenimento: anzitutto sono sconvolti da qualcosa di inatteso: all’improvviso si sentì un rombo come di vento gagliardo, e apparvero delle fiamme, delle lingue come di fuoco. Leggi tutto »

ASCENSIONE DEL SIGNORE

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Mag 282022
 

Conoscere e riconoscere per essere te-
stimoni
. L’ascensione porta a compimento il mistero di morte e risurrezione di Gesù, conferma le fede degli apostoli nel Messia e
inaugura il tempo dell’annuncio.

Ci sono due indirizzi sbagliati e uno giusto, per cercare e trovare Dio. Gli apostoli avevano imboccato uno dopo l’altro i due sbagliati. La mattina di Pasqua avevano cercato Gesù nel sepolcro, ma si sono sentiti dire dagli angeli: “perché cercate tra i morti colui che è vivo?”; il sepolcro era un indirizzo sbagliato. Leggi tutto »

VI^ DOMENICA DI PASQUA

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Mag 212022
 

Abitare ed essere abitati dall’Amore. I discorsi di addio di Gesù rivelano la dinamica trinitaria all’origine della missione di Gesù e della chiesa, con l’invio dello Spirito che abita i credenti e introduce alla comprensione del messaggio di salvezza del Signore.

Commento di don Mario Albertini

La frase centrale di questo brano viene ripresa in tutte le  Messe, subito dopo la preghiera del Padre nostro e prima del  saluto fraterno di pace; Gesù promette: Vi lascio la pace, vi  do la mia paceCon l’aggettivo possessivo “mia”, Gesù precisa che si  tratta di una pace speciale, della sua pace; la pace che viene  da lui è la capacità di gustare il dono della vita e di aprirsi al  bene nella serenità, nonostante tutto.  Leggi tutto »

IV^ DOMENICA DI PASQUA

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Mag 072022
 

Il popolo di Dio: uno, senza confini e senza numero. Il Vangelo raggiunge tutti con la forza dei primi missionari, formando così quel popolo immenso che si radunerà di fronte a Dio, guidato da colui che solo è il buon pastore, che costituisce e pasce il nuovo Israele.

Commento di don Mario Albertini 

“Signore, tu mi scruti e mi conosci, penetri da lontano i  miei pensieri, ti sono note tutte le mie vie; tu mi conosci  sino in fondo…” E’, questo, un atto di fede espresso in un  salmo (138).  Dio ci conosce davvero, non per giudicare e condannare,  bensì per valorizzare i semi di bontà e di verità che sono in  noi. Dio ha fiducia in noi, ha fiducia in quelle nostre  capacità di bene che lui conosce più di quanto noi stessi  constatiamo. E se Dio ha fiducia in me, a me tocca  l’impegno di corrispondere nel fare il bene.  Leggi tutto »