Feb 092019
 

donmarioalbertiniUna comunità di inviati. La Parola di questa domenica ruota attorno a due esperienze fondamentali della vita cristiana: vocazione e missione. La grazia di Dio non elimina la nostra collaborazione consapevole e responsabile: siamo inviati ad essere “pescatori di uomini”.

Commento di don Mario Albertini

Avete mai fatto un’esperienza di Dio? Prima di dire: che razza di domanda è questa?!, riflettiamo insieme sulla Parola ora ascoltata Ci sono due miracoli: il più visibile è la pesca straordinaria. Gesù invita a riprovare con le reti, e Pietro gli dice: lo faremo sulla tua parola, lo faremo perché ce lo dici tu. E non ha sbagliato ad avere questa fiducia.

L’altro miracolo è il fatto che Pietro e i suoi colleghi lasciano tutto per andare con Gesù, per la stessa fiducia in lui quando gli dice: ti farò pescatore di uomini. Pietro e gli amici piantano lì barca, reti e pesca, e lo seguono – e a pensarci bene questo radicale cambiamento di vita è un fatto altrettanto straordinario che la pesca miracolosa.

In tutti e due i casi, fondamentale è la fiducia in Gesù e nella sua parola. E’ quella fiducia che dobbiamo avere anche noi quando Gesù ci dice che Dio ci vuole bene perché è Padre nostro.

Questo il vangelo: La prima lettura presenta la visione di Isaia: gli angeli del cielo proclamano quello che anche noi proclamiamo al momento centrale della Messa: “Santo santo santo è il Signore – il cielo e la terra sono pieni della sua gloria”. Nel linguaggio biblico il vocabolo ‘santo’ indica la trascendenza di Dio, cioè il Dio che è infinitamente al di sopra di ogni creatura. Al suo cospetto si è trovato il profeta, e ci troviamo pure noi: per questo ci uniamo al coro degli angeli.

Alla luce di queste due pagine, ripeto la domanda: avete mai fatto un’esperienza di Dio? Pietro l’ha fatta nel constatare il miracolo, Isaia con quella visione. E noi? E’ spontaneo dire di no. E invece sì: non perché abbiamo visto, toccato o sentito direttamente Dio, ma quella volta che, spinto da qualche frase del vangelo, hai provato un sincero desiderio di essere più buono, di cambiare nella tua vita qualche cosa che non andava; quella volta che hai provato il desiderio di pregare per davvero, e di avere una fede più viva; soprattutto quella volta che in famiglia hai capito quanto è bello e importante anche agli occhi di Dio l’amore per i tuoi: ebbene, quelle erano esperienze, piccole ma vere, dell’azione dello Spirito santo in te, segni della vicinanza di Dio, esperienza del suo amore. Esperienza di Dio.

 

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