Al centro del vangelo di oggi sta la domanda sulla identità di Gesù. Egli provoca i discepoli, e con essi i credenti di ogni tempo, a dire che cosa pensano di lui e della sua missione. Pietro, a nome anche degli altri, lo riconosce come «l’inviato di Dio»: non però un messia che eserciti un potere terreno, come era nelle attese allora correnti, ma come rivelatore dell’amore di Dio. Quale sarà, dunque, la modalità in cui egli esprimerà questo amore divino?
L’immagine del “trafitto”, nella prima lettura, è una figura eloquente che ci richiama alla croce di Gesù. La croce, però, è ora per noi il segno della profonda trasformazione che Dio opera nei cuori di chi accoglie Gesù come il Cristo. Leggi tutto »