Un forte temporale, molta pioggia: le nubi hanno reso oscuro questo pomeriggio estivo. Ma verso il tramonto velati raggi di sole hanno fatto capolino, e a oriente danno origine ad un amplissimo arcobaleno. Fenomeno che ancora una volta ammiro con rinnovato stupore: Osserva l’arcobaleno, e benedici colui che l’ha fatto, è bellissimo nel suo splendore (Sir 43,12) Leggi tutto »
L’UOMO CROCIFISSO
Sento – la raffica di mitra del violento – il grido inumano del calpestato – il pianto di rassegnazione del debole;
vedo – l’umiliante martirio del giusto – l’indignazione e la lotta del forte – e il bambino, strappato alla madre urlante di dolore, morente di fame e di sevizie. Leggi tutto »
LE DOMANDE CHE MI SONO PORTATO A CASA DA LISBONA
La Giornata mondiale della gioventù è stata un segno di speranza non solo per la Chiesa cattolica, ma per il mondo intero. Nonostante tutto, la fede delle nuove generazioni non si è affievolita, ma aveva bisogno di essere sostenuta dall’incontro tra i popoli, dalla diversità delle nazioni che si riconoscono figli di un unico Padre. Di riconoscersi comunione attorno alla croce di Gesù, convocati dal Santo Padre. Leggi tutto »
GUARDA I POVERI NEGLI OCCHI
LI’ SCOPRIAMO
UN MARE
PROFONDO
«Chi sei?», domandano sacerdoti e levìti a san Giovanni Battista: la loro è una provocazione a cui il cugino di Gesù risponde dicendo chi non è. «Come ti chiami?», domanda la giovane Anna all’uomo steso nel sacco a pelo. Lui il nome non vuole dirlo. Quel nome dietro il quale si scoprirebbe un’identità, una vita dura e avara, percepita con rabbia, forse come un fallimento. Ma il sorriso di Anna è troppo dolce e alla fine l’uomo, un italiano che ha già superato la mezza età, butta lì un nome, probabilmente inventato al momento, perché l’occasione inattesa non se la lascia sfuggire. Leggi tutto »
CARO PAPA, DOPO UN ANNO “HORRIBILIS”
NEL BAMBINO
RINASCIAMO
COME UOMINI
Caro Papa Francesco, ho preso tante volte in mano la penna, in questi tre anni, perché intendevo scriverLe una lettera di ringraziamento per le parole che Lei mi ha inviato dopo aver letto il mio romanzo che racconta la storia di un bambino frutto di uno stupro etnico durante la guerra dei Balcani. Ma non sono riuscita a farlo nel modo in cui avrei voluto. Leggi tutto »