Assisi «Dove sei? Ricomincia così la storia umana dopo il peccato. Da questa domanda anche noi possiamo ricominciare, in un tempo nel quale pare che abbiamo perduto nuovamente la strada del Paradiso ». Lo ha detto il cardinale Mauro Gambetti nell’omelia della Messa celebrata nella Basilica Inferiore di San Francesco di Assisi nella solennità dell’Immacolata Concezione. Gambetti ha poi ricordato che «a più riprese papa Francesco ci ha invitato a considerare le situazioni di ingiustizia sociale, i patimenti di larga parte dell’umanità, le sofferenze del creato. Leggi tutto »
TORNIAMO ALLA PEDAGOGIA DEL SAMARITANO
Il professor M.Magatti, tempo fa su “Avvenire” si chiedeva: « Dove va una società senza empatia?». La domanda mi è risuonata mentre affannosamente tutti cerchiamo di capire – a partire dall’ennesimo, recente femminicidio, ma non solo – come invertire la desertificazione di tanti cuori, anche giovani. Rischiamo di essere ancora irrimediabilmente soli, violenti e guerrafondai perché «la radice dell’altruismo sta nell’empatia: senza la percezione delle esigenze o della disperazione altrui non può esserci preoccupazione per gli altri». Leggi tutto »
PER I CRISTIANI PERDONARE
E’ UNA
CONDIZIONE
FOMDAMENTALE
(Papa Francesco)
Il Vangelo ci parla di perdono. Pietro chiede a Gesù: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?» . Sette, nella Bibbia, è un numero che indica completezza, e dunque Pietro è molto generoso nei presupposti della sua domanda. Ma Gesù va oltre e gli risponde: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette» (v. 22). Gli dice, cioè, che quando si perdona non si calcola, che è bene perdonare tutto e sempre! Proprio come fa Dio con noi, e come è chiamato a fare chi amministra il perdono di Dio: perdonare sempre. Io questo lo dico tanto ai sacerdoti, ai confessori: perdonate sempre come perdona Dio. Leggi tutto »
IL MISTERO ETERNO DEL MALE E L’ODIO PER LA VITA NASCENTE
In questi giorni, ritorna, come sempre, prepotente, la domanda sul male. Domanda destinata ad accontentarsi di risposte piccole, incomplete, che a loro volta, produrranno altre domande. Così dall’inizio dei secoli e fino alla fine dei tempi. I nostri antenati si sono scervellati, hanno scritto libri, trattati a riguardo. Ci sono stati giorni in cui sembrava loro di essere giunti a una qualche soluzione. Ci siamo emancipati, è vero. Ci siamo liberati di tanti tabù, abbiamo mandato al macero tradizioni, linguaggi, modi di fare e di pensare obsoleti. Leggi tutto »
NELLA PRIMA INFANZIA
LE RADICI
DELLA
SOPRAFFAZIONE
I bambini usano i simboli degli ambienti in cui sono cresciuti: tra gli ostacoli a una comprensione delle radici della sopraffazione. Di genere e di tutti i generi, e quindi a una radicale cura, vanno annoverate le letture che in questi giorni alcuni “autorevoli” uomini politici hanno fatto della tragedia di Giulia e Filippo. Leggi tutto »