La Parola che fonda una comunità fraterna. La liturgia della Parola ci richiama alla responsabilità di ciascuno nei confronti del proprio fratello, affinché nella correzione, nel perdono e nell’aiuto reciproco viviamo in comunità l’universale volontà salvifica di Dio.
Commento di don Mario Albertini
Non si è cristiani da soli, ma lo si è nella comunità dei cristiani. Certo il rapporto con Dio e con Gesù Cristo deve essere personale; è dall’intimo della mia coscienza che esprimo la mia fede, e nessuno può sostituirmi; è dal mio cuore che sale il mio grazie al Signore, è la mia coscienza che mi fa chiedere perdono perché i peccati sono miei. E tuttavia non si è cristiani da soli, occorre avere un vero rapporto con la comunità. Con quale comunità? Gesù ci dà la risposta con le parole che abbiamo ascoltato.